Sono partito dall’inizio: il
posizionamento.
Sulla base delle analisi condotte, ho elaborato i relativi dati e individuato il posto che Platypus avrebbe occupato nella mente del suo cliente.
Determinando, successivamente, i profili delle
buyer personas a cui l’azienda si sarebbe rivolta da quel momento in poi.
L’operazione di rebranding ha coinvolto, di conseguenza, i valori e la personalità dell’azienda, nonché il nome (a cui è stata tolta la parola “tour”), il logo (a cui è stato dato uno stile contemporaneo, per sottolineare il rinnovamento aziendale, e che ha perso la sagoma dell’ornitorinco, seppur ne ha mantenuto la sua essenza fondendosi con i caratteri tipografici) e l’immagine coordinata (resa più essenziale, d’impatto e contemporanea).
Ho, infine, ricostruito il customer journey, individuato i vari touch point, tra azienda e cliente, e progettato la customer experience, in base all’attività dell’azienda e ai desideri dei clienti.